Secondo gli studi effettuati dall'dall'Agenzia dei Parchi Nazionali del Gabon, WWFe la Wildlife Conservation Society, tra il 44 e e il 77% pari ad 11.000 elefanti sono stati vittima del bracconaggio nel Gabon dal 2004 ad oggi. Il Gabon sulla costa occidentale dell'Africa è uno dei luoghi in cui sono ospitati la metà dei 40.000 esemplari di elefante delle foreste del continente. Questi animali sono cacciati per le loro zanne che vengono esportate per l'avorio e per la medicina tradizionale asiatica. Questa situazione verrà discussa ufficialmente il 14 marzo dal Cites, la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione in Thailandia. I paesi europei fanno parte dei firmatari di questa convenzione. Intanto il WWF sta raccogliendo firme in 156 paesi per convincere il Primo ministro della Thailandia a vietare le esportazioni di avorio dal suo paese, in modo da ostacolare il bracconaggio. Potete sostenere il WWF firmando la petizione al seguente link:
http://www.wwf.it/client/render.aspx?content=0&root=8599
L’elefante africano è l’animale terrestre più grande del
mondo. È un mammifero erbivoro che vive nella
savana e nelle foreste. Vivono in gruppi guidata da una matriarca, la femmina più anziana, che ricorda dove trovare il cibo e l'acqua. I maschi adulti conducono vita solitaria. Questi animali si nutrono di vegetali e possono mangiare 300 kg di cibo al giorno. possono raggiungere le 7 tonnellate e i 6 metri di lunghezza. La gestazione è tra i 20 e i 22 mesi e il cucciolo nasce del peso di 90-120 Kg. Spesso si immergono in pozze di acqua e si ricoprono i fango per abbassare la loro temperatura e per allontanare fastidiosi insetti.
sabato 9 febbraio 2013
sabato 2 febbraio 2013
Stop alla sperimentazione dei cosmetici

http://www.consumoconsapevole.org/cosmetici_cruelty_free/lista_cruelty-free.html
venerdì 30 marzo 2012
ORA DELLA TERRA 2012

Domani sera,in occasione del giorno della Terra, dalle 20.30 alle 21.30, spegniamo tutte le luci in favore dell'ora della Terra, un'iniziativa mondiale del WWF. Spegnendo le luci, i pc e gli altri congegni elettronici, faremo risparmiare una grande quantità di energia. Questo gesto, oltre ad offrirci un ora per dedicarci ad altri svaghi o, se potete, vedere un bel cielo senza troppo inquinamento luminoso, aiuterà molto il nostro prezioso pianeta.
giovedì 15 marzo 2012
Petizione
Qui potete trovare molti appelli interessanti che hanno bisogno del vostro voto per andare in porto. Richiede pochi secondi e non è necessario iscriversi, quindi magari date un occhiata e votate, questi animali ed io vi ringraziamo!
sabato 24 settembre 2011
Sequenziamento del primo genoma di rettile

Per la prima volta è stato sequenziato l'intero genoma di un rettile.
L'articolo pubblicato su Nature, riporta le nuove scoperte che hanno seguito il sequenziamento.
Il rettile scelto per questo studio, effettuato da un gruppo di biologi del Broad Institute di Cambrige nel Massachussets con a capo la ricercatrice italiana Federica Di Palma, è la lucertola verde del nord America Anolis carolinensis.
L'anolide della Carolina è un rettle che raggiunge i 20cm. Come il camaleonte può cambiare colore, infatti, se in ombra passa dal verde al marrone. Sia maschi che femmine sono dotati di un sacco giugulare rosa che dilatano alla presenza di rivali. Si ciba di insetti e di scalda al sole su rami e rocce.
La cosa eccezionale d
i questo rettile è che le femmine depongono uova amniotiche pur non facendo parte della classe degli uccelli in cui sono tipiche.

Questo tipo di uovo protegge l'embrione dalla disidratazione e lo nutre, ciò ha permesso durante l'evoluzione la possibilità di allontanarsi dall'acqua ed avere una vita terrestre.
Il sequenziamento del genoma di anolide potrebbe quindi chiarire molti punti oscuri sui passaggi dell'evoluzione, in quanto questo rettile presenta geni che si sono ormai persi nei mammiferi ma che potrebbero aver dato base ai loro geni.
giovedì 22 settembre 2011
Animali a rischio di estinzione: il Leopardo iraniano

Proprio oggi, al bioparco della nostra capitale Roma, è stata annunciata la nascita di un cucciolo di rarissimo leopardo Iraniano (panthera pardus saxicolor). Essendo, come la maggior parte dei felini molto territoriali e protettivi, i genitori non hanno ancora permesso agli operatori di verificare il peso ( che dovrebbe essere di un chilo circa) e il sesso del neonato.
Il piccolo ha per padre Bahar proveniente dal giardino zoologico di Budapest e per madre Silki dallo Zoo Parc di Beauval in Francia che hanno entrambi 4 anni.
Il leopardo iraniano è detto anche leopardo del Caucaso, vive infatti nella Caucasia, Turkmenistan e Iran settentrionale.
Questo leopardo una delle sottospecie più grande al mondo, è una specie gravemente minacciata dall'estinzione, ne esistono attualmente meno si 1290 esemplari adulti.
I Leopardi iraniani vivono in prati alpini, foreste di latifoglie e gole accidentate a 600-3800 m di altitudine oppure in pendici rocciose, steppe di montagna e foreste di ginepri.
Si nutrono principalmente di ungulati di medie dimensioni come cervi e gazzelle oltre a cinghiali, tuttavia si accontenta anche di prede di più piccole dimensioni come topi e lepri.
Come molti grandi felini, è una specie minacciata dal bracconaggio per la sua pelliccia e dalla perdita del suo habitat ideale che lo porta a spingersi vicino ai centri abitati ed attaccare il bestiame.
lunedì 29 agosto 2011
Animali a rischio di estinzione: la lince

Le linci sono felini del genere Lynx. Dall'aspetto di un grosso gatto dalla una coda corta e grande orecchie da cui spuntano folti ciuffi di peli dalle punte.
- europea o eurasiatica (Lynx Iynx)
- pardina o spagnola o iberica (Lynx pardinus)
- rossa (Lynx rufus) tipica dell'America
- canadese (Lynx canadensis)
Raggiungono un peso tra i 5 e i 30Kg per un'altezza al garrese (spalla) di 55cm.
Abitano boschi non troppo fitti, dove possono trovare le loro prede ideali che catturano con agguati seguiti da corse a scatto per un massimo, in media , di 20 m.
Generalmente la loro presenza migliora il territorio, poiché eliminino i soggetti debole e malati.
Proprio negli Stati Uniti, questo animale, fa parte delle 200 specie in pericolo di estinzione.
Ciò è dovuto alla difficoltà che le linci hanno a reperire cibo costituito per la maggior parte da lepri scarpa del
le nevi che vengono predate dei coyote più grandi e forti.

Un progetto, già attuato con successo nel famoso parco di Yellowstone, prevede di introdurre nelle zone dei lupi che hanno la capacita di allontanare i coyote e i grandi erbivori, dando così la possibilità di ricrescita alle piante e che ha portato a Yellowstone ad un aumento del numero delle lepri scarpa delle nevi. Questo progetto potrebbe salvare indirettamente anche le linci di quella zona.
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