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sabato 20 settembre 2014

Come vedono i colori i cane e i gatti?

Mi è spesso capitato che, in passeggiata con il mio cane mentre parlo con un altro proprietario, ci si chiede a vicenda: << ma i cani sono daltonici e quindi vedono in bianco e nero?>>. Alla domanda nessuno dei due sa dare una reale risposta ma in genere si opta per una “specie di daltonismo”.
Finalmente oggi ho deciso di fare chiarezza sulla questione.
I cani non sono daltonici come siamo abituati a pensare, ma sono in grado di vedere dei colori anche se non tutti come noi. Sulla retina dei cani, come sulla nostra, ci sono delle cellule chiamate coni che hanno la funzione di distinguere i colori.
Nel caso particolare dei cani, essi sono in grado di distinguere bene il giallo, il blu e il marrone con le loro sfumature, al contrario non vedono il verde, il rosso e il viola che sono sostituiti da un lieve giallo, marrone o blu scuro.
Un team di scienziati russi ha ideato un esperimento per verificare le capacità visive dei cani. Con l’uso di scatole stagne, perciò da cui non poteva uscire l’odore di un gustoso bocconcino, hanno verificato che se le coloravano e ponevano il boccone sempre nella scatola dello stesso colore i cani dopo qualche tentativo andavano dritto alla scatola con il boccone riconoscendola dal colore. Dopo 10 tentativi 8 cani su 10 riconoscevano la scatola a colpo sicuro.
 Dato che i ricercatori hanno usato cani di razze diverse e meticci, si può pensare che la capacità visiva sia attribuibile a tutta la specie canina.
I cani, infine, erano anche in grado di identificare la giusta scatola con luminosità ambientale differente abbattendo la tesi secondo cui i cani riconoscevano la scatola non dal colore ma della luce che il esso rifletteva. Lo studio è stato pubblicato su Proceeding of royal Society B.

E i gatti invece? I nostri amici felini possiedono sulla loro retina i coni per il verde e il blu quindi non sono in grado di distinguere il rosso, l’arancione, il giallo e il verde che vedono come un unico colore. Possono anche vedere le tonalità di colore dal viola a blu.
E di notte? Data la grande quantità di bastoncelli, cellule sensibili alla luce, sulla loro retina il gatto vede al buio distinguendo il nero, il grigio e il bianco. La vista notturna è migliorata dal “tapetum lucidum” uno strato posto dietro o nella retina che riflette la fievole luce notturna e la rimanda alla retina, vediamo questo strato quando fotografiamo il nostro gatto e comunemente diciamo che ha gli occhi di un alieno! Nella totale oscurità il gatto, come noi, è cieco.

Immagine di Manuela Cassotta, visitate il suo blog!

lunedì 17 febbraio 2014

I satelliti ci aiutano nello studio della natura

Due distinti  team di ricerca hanno fruttato i satelliti per monitorare i movimenti delle balene e delle tartarughe liuto. Sfruttando le nuove tecnologie satellitari, i ricercatori hanno fatto grandi scoperte.
 
Il primo gruppo di ricercatori della British Antarctic Survey, hanno fruttato i satelliti per effettuare un censimento delle balene nel Golfo nuovo in Argentina, durante la stagione degli accoppiamenti. Con l'aiuto di un software di elaborazione, hanno analizzato le immagini dei satelliti alla ricerca di forme che potessero essere i famosi grandi cetacei, seguendo parametri come: la dimensione e forma degli oggetti catturati nelle immagini, sono in zone dove normalmente sono presenti balene e non possono essere altri oggetti che assomiglino agli animali. Sono state riconosciute con certezza 55 balene, 23 oggetti che potrebbero essere tali e 13 ombre sotto la superficie. L'articolo completo è stato pubblicato sulla rivista Plos One. Le balene di questo studio sono della specie Eubalaena australis  soggette ad una caccia intensiva e in cui si è verificata una grande moria di cuccioli.
Il secondo team, ha usato i satelliti per rilevare i movimenti delle tartarughe liuto attraverso i trasmettitori posizionati sugli esemplari. I ricercatori della University of Exeter (UK), hanno monitorato dal 1995 al 2010 in totale 106 soggetti nell'Atlantico e nell'oceano Indiano sud- occidentale, riuscendo a segnalare le nove zone più pericolose per questi animali, in quanto sono quelle in cui è più diffusa la pesca. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Proceeding of the Royal Society.


sabato 9 febbraio 2013

La strage degli elefanti del Gabon

Secondo gli studi effettuati dall'dall'Agenzia dei Parchi Nazionali del Gabon, WWFe la Wildlife Conservation Society, tra il 44 e e il 77%  pari ad 11.000 elefanti sono stati vittima del bracconaggio nel Gabon dal 2004 ad oggi. Il Gabon sulla costa occidentale dell'Africa è uno dei luoghi in cui sono ospitati la metà dei 40.000 esemplari di elefante delle foreste del continente. Questi animali sono cacciati per le loro zanne che vengono esportate per l'avorio e per la medicina tradizionale asiatica. Questa situazione verrà discussa ufficialmente il 14 marzo dal Cites, la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione in Thailandia. I paesi europei fanno parte dei firmatari di questa convenzione.  Intanto il WWF sta raccogliendo firme in 156 paesi per convincere il Primo ministro della Thailandia a vietare le esportazioni di avorio dal suo paese, in modo da ostacolare il bracconaggio.  Potete sostenere il WWF firmando la petizione al seguente link:
http://www.wwf.it/client/render.aspx?content=0&root=8599

L’elefante africano è l’animale terrestre più grande del mondo. È un mammifero erbivoro che vive nella savana e nelle foreste. Vivono in gruppi guidata da una matriarca, la femmina più anziana, che ricorda dove trovare il cibo e l'acqua. I maschi adulti conducono vita solitaria. Questi animali si nutrono di vegetali e possono mangiare 300 kg di cibo al giorno. possono raggiungere le 7 tonnellate e i 6 metri di lunghezza. La gestazione è tra i 20 e i 22 mesi e il cucciolo nasce del peso di 90-120 Kg. Spesso si immergono in pozze di acqua e si ricoprono i fango per abbassare la loro temperatura e per allontanare fastidiosi insetti.



sabato 2 febbraio 2013

Stop alla sperimentazione dei cosmetici



Dall'11 marzo 2013 sarà definitivamente vietato, per tutte le case produttrici di cosmetici, testare i propri prodotti sugli animali. L'11 Marzo è la data in cui scadono i 10 anni concessi dalla direttiva 2003/15 della CE a tutte le case produttrici per adeguare i propri test (tossicità data da un uso ripetuto, tossicità riproduttiva e tossicocinetica). Questa è una vittoria, per i sostenitori delle numerose campagne contro i test sugli animali. La direttiva sarà efficace in tutti i paesi europei, che daranno così il buon esempio e lanceranno un messaggio ai paesi in cui questi temi non vengono trattati. I prodotti potranno attestare sulle loro etichette che non sono testati sugli animali, purché non solo il prodotto finito ma anche i prototipi e i componenti dello stesso non siano stati testati in tal modo. Intanto che aspettiamo che tutti i prodotti siano CRUELTY FREE, possiamo sempre cominciare ad usare i prodotti che già lo sono indicati nel seguente!
http://www.consumoconsapevole.org/cosmetici_cruelty_free/lista_cruelty-free.html

venerdì 30 marzo 2012

ORA DELLA TERRA 2012


Domani sera,in occasione del giorno della Terra, dalle 20.30 alle 21.30, spegniamo tutte le luci in favore dell'ora della Terra, un'iniziativa mondiale del WWF. Spegnendo le luci, i pc e gli altri congegni elettronici, faremo risparmiare una grande quantità di energia. Questo gesto, oltre ad offrirci un ora per dedicarci ad altri svaghi o, se potete, vedere un bel cielo senza troppo inquinamento luminoso, aiuterà molto il nostro prezioso pianeta.

sabato 24 settembre 2011

Sequenziamento del primo genoma di rettile



Per la prima volta è stato sequenziato l'intero genoma di un rettile.
L'articolo pubblicato su Nature, riporta le nuove scoperte che hanno seguito il sequenziamento.
Il rettile scelto per questo studio, effettuato da un gruppo di biologi del Broad Institute di Cambrige nel Massachussets con a capo la ricercatrice italiana Federica Di Palma, è la lucertola verde del nord America Anolis carolinensis.
L'anolide della Carolina è un rettle che raggiunge i 20cm. Come il camaleonte può cambiare colore, infatti, se in ombra passa dal verde al marrone. Sia maschi che femmine sono dotati di un sacco giugulare rosa che dilatano alla presenza di rivali. Si ciba di insetti e di scalda al sole su rami e rocce.
La cosa eccezionale di questo rettile è che le femmine depongono uova amniotiche pur non facendo parte della classe degli uccelli in cui sono tipiche.
Questo tipo di uovo protegge l'embrione dalla disidratazione e lo nutre, ciò ha permesso durante l'evoluzione la possibilità di allontanarsi dall'acqua ed avere una vita terrestre.
Il sequenziamento del genoma di anolide potrebbe quindi chiarire molti punti oscuri sui passaggi dell'evoluzione, in quanto questo rettile presenta geni che si sono ormai persi nei mammiferi ma che potrebbero aver dato base ai loro geni.

martedì 26 luglio 2011

Per segnalare un abbandono basta un sms


Ogni anno sono abbandonati 22.000 animali sulle strade e la maggior parte nei mesi estivi senza cibo ne acqua.
L'articolo 3 legge n 189 anno 2004 del codice penale prevede che l'abbandono di animali abituati alla vita in cattività sia punito con l'arresto fino ad un anno o un ammenda dai 1.000 ai 10.000 euro.
Quest'anno è possibile aiutare gli animali abbandonati mandando un SMS al numero 334/1051030 indicando il punto dove si è avvistato l'animale. Questa campagna detta " io l'ho visto" permetterà ai volontari da salverà questi poveri animali.

giovedì 23 giugno 2011

Pet therapy


La pet therapy è ormai una pratica riconosciuta valida a tutti gli effetti nella terapia umana. Fu creata nel 1960, dallo psichiatra infantile Boris Levinson. Egli constatò che, prendersi cura di un animale calmava gli stati di ansia dei pazienti, da calore affettivo e aiuta a superare stress e depressione.
La pet therapy è perciò una co-terapia affiancata ad una terapia tradizionale, essa facilita il rapporto tra medico e paziente.
Oggi le specie animali usate in questa terapia sono: gatti, cavalli, asini, delfini e cani. Tuttavia le specie sono sempre in aumento.
Infatti, delfini e lemuri, aiuteranno i bambini affetti da disturbi autistici a superare il loro isolamenti facendoli gradualmente entrare in relazione con il mondo e con gli altri ( progetto "un delfino per emergere dal proprio sommerso, un amico per uscire dalla foresta dell'isolamento" ).
Gli asini, invece, aiuteranno bambini orfani e disabili in Romania. I bambini miglioreranno i loro riflessi muscolari cavalcando gli animali che hanno movimenti regolari e ripetitivi, ed emotivamente riceveranno aiuto bambini autistici, con disturbi di apprendimento o iperattività. la terapia con gli asini verra affiancata alla musicoterapia.
I nostri animali, ci possono aiutare in molti modi sia facendoci compagnia sia aiutandoci a guarire quindi quando loro hanno bisogno di noi non tiriamoci indietro.

mercoledì 8 giugno 2011

Iniziativa AIDAA per l'estate


Per questa estate, l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) come negli anni passati metterà in atto un iniziativa per diminuire il numero di cani che oggi vivono nei canili.
Quest'anno, l'iniziativa si chiama "del nonno mi Fido", nome che ci fa capire a chi è dedicata l'iniziativa.
Infatti, un sondaggio aveva rivelato che proprio le persone anziane, che sono in genere le più sole, sarebbero ben disposte ad adottare un piccolo amico che faccia loro compagnia. Tuttavia, il medesimo sondaggio aveva rivelato che gli anziano trovavano difficoltà nel raggiungere i canili dove poter soddisfare il proprio desiderio di compagnia e allo stesso tempo aiutare un animale in difficoltà.
Per questo motivo, questa volta, raggiungere i nostri piccoli amici sarà molto più semplice.
Basta chiamare il numero 3926552051 o inviare una mail all'indirizzo presidenza.aidaa@gmail.com con i propri dati che verranno trasmessi al canile più vicino per facilitare l'incontro. L'iniziativa avrà fine al 30 settembre.
Con questa iniziativa l'AIDAA spera di far uscire dai canili molti animali, con un media ipotetica di 10 cani al giorno, stabilita sui risultati delle campagne degli anni precedenti .

lunedì 28 marzo 2011

Due articoli rivelano come si orientano tartarughe marine e squali





Il dilemma, di come le tartarughe riescano a orientarsi e ha seguire le rotte giuste per raggiungere i luoghi di deposizione, è stato svelato su Current Biology.

Secondo gli studiosi le tartarughe sono in grado di determinare la propria posizione anche sulla longitudine, cosa che è stato un grande problema per molti marinai nei tempi passati.

Le tartarughe percepiscono piccole variazioni del campo magnetico terrestre e trovano così la giusta rotta, come molti uccelli migratori.

Precisamente questi animali sfruttano l'inclinazione delle linee di campo e la sua intensità.

Le tartarughe e le testuggini sono tra i vertebrati maggiormente in pericolo di estinzione, con oltre di 150 specie e rischio.

Le cause della loro estinzione sono la caccia, il commercio come animali da compagnia e infine l'inquinamento e la distruzione del loro habitat.



Un altro articolo, sul Journal of Animal Ecology, riporta uno studio effettuato sugli squali anche esso per scoprire i loro metodi di orientamento.

Anche questi animali costruiscono mappe mentali, per ritrovare i luoghi di caccia e riproduzione , sfruttando parametri ambientali come: il campo magnetico terrestre, le correnti oceaniche, gli odori e la temperatura dell'acqua.

La capacità di orientarsi, negli squali, aumenta con l'età e l'esperienza e si differenzia tra le specie.

lunedì 21 marzo 2011

Spiaggiamenti 1



Abbiamo già parlato dei casi di spiaggiameti dei grandi mammiferi marini, tuttavia alla vista di un nuovo spiaggiamento di 107 balene in Nuova Zelanda, mi è sembrato giusto continuare la rassegna delle notizie su questi grandi animali.


Gli animali, sono arrivati sulla spiaggia di Stewart Island, già morti o moribondi. I 48 animali giunti vivi sulla spiaggia sono stati sottoposti ad eutanasia, scelta triste ma dettata dal consapevolezza di non poter fare nulla per i soggetti a causa della mancanza di tempo e mezzi.


Il Giappone, prima della grande catastrofe che ha subito pochi giorni fa, aveva dichiarato attraverso l'agenzia di pesca che la caccia alle balene è sospesa.


Gli spiaggiamenti dei cetacei rimangono numerosi e non sempre le cause sono chiare, come nel caso dello spiaggiamento di un unico soggetto sulle nostre coste deceduto per malattia.


Tra le cause più accreditate rimane l'uso di dispositivi radar su navi e dispositivi militari, che farebbero perdere l'orientamento agli animali.

giovedì 17 marzo 2011

Rischio di estinzione




Secondo una ricerca, iniziata nel 2009 e pubblicata su Nature, saremmo alle porte di una estinzione di massa di specie animali.




La ricerca condotta dai paleontologi dell'Università della California a Berkeley, che hanno preso in considerazione diverse specie dagli anfibi ai pesci e dagli uccelli ai mammiferi.



I risultati della ricerca rivelano che si potrebbero estinguere il 50% delle specie in 3 generazioni di tempo e che si arriverebbe ad una vera estinzione di massa paragonabile alle già 5 estinzioni avvenute nei 540 milioni di anni del nostro pianeta.




Quando parliamo di estinzione di massa intendiamo la scomparsa del 75% delle specie animali viventi attualmente sulla Terra.

L'estinzione può essere evitata con: la fine della frammentazione degli ambienti abitativi, eliminazione delle specie invasive, le malattie e il riscaldamento globale.


sabato 26 febbraio 2011

Fiocco azzurro a La Spezia



Il 22 Febbraio, presso La Spezia, è nato un piccolo di cammello bianco, uno tra i più rari animali al mondo. Il piccolo è nato da Tundra e Pasha, rispettivamente la madre e il padre.


Cosa ancora più eccezionale, è che i genitori sono animali del circo Americano, e gli esperti sostengono che la specie difficilmente si riproduce in cattività.


Tutto il travaglio, durato un ora, è avvenuto alla presenza di un veterinario e di tutti i componenti del circo che hanno assistito alla nascita.


Il nome del piccolo verrà scelto dai bambini di La Spezia che visiteranno il circo stesso.


I cammelli, sono mammiferi, diffusi in Asia centrale. Sono tra gli Artiodattili più grandi del pianeta, raggiungono infatti i 3-4 metri di lunghezza e i 2-3 di altezza ( apice della gobba) per un peso di 400-500 Kg.


Si adatta molto bene alla vita in zone desertiche e steppose.

giovedì 20 gennaio 2011

Le Balenottere le migliori risparmiatrici di energia

Gli studiosi della University of British Columbia, in Canada, grazie ai nuovi strumenti all'avanguardia, hanno scoperto che le balenottere bianche (Balaenoptera musculus) calcolano i loro tempi di immersione in modo da risparmiare più energia possibile.

Sembra, che questi animali siano molto prarsimoniosi per quanto riguarda la loro riserva di energia, tanto che per risparmiarla non si immergono per più di 15 minuti.


Pur avendo la possibilità di passare sotto la superficie marina, parecchio tempo date le enormi riserve di ossigeno,la balenottera limita le sue battute di caccia ad un quarto d'ora, ciò le permette di risparmiare energia che spenderebbe altrimenti nel nuoto e comunque ingerire grandi quantità di cibo.


Gli studiosi, hanno calcolato che grazie alla gigantesca bocca, il cetaceo può ingerire in un solo boccone 2 milioni di Kilojoule di energia, pur cibandosi di krill esseri minuscoli.

Questo comportamento fornisce alla balenottera, che mangia almeno 6 volte, un totale di 90 volte l'energia persa nel nuoto, la quale viene immagazzinata per i periodi con scarsità di cibo.

martedì 7 dicembre 2010

Il segreto della velocità degli squali

Alcuni scienziati, dell'università della South Florida negli USA, hanno svelato il segreto che permette agli squali i loro repentini cambi di direzione senza perdere la velocità di marcia.

Questi movimenti, studiati nello squalo mako (pinna corta), sarebbero permessi da una serie di dentelli ossei sulla pelle in alcune zone del copro dell'animale.

I dentelli, sulla cute, permettono all'animale di non causare un fenomeno fisico dei fluidi detto "separazione di flusso". Diminuendo questo fenomeno, il corpo fa meno attrito in curva perciò la velocità dell'animale rimane quasi costante a quella precedente alla virata.

Lo stesso principio che consente alle palline da golf di raggiungere grandi distanze, grazie alle fossette sulla superficie delle stesse.


I dentelli sono più stretti alla base, grandi circa 0.2 millimetri e sono in grado di flettersi con angolazioni superiori ai 60 gradi. Si trovano maggiormente nella zone dietro le branche.

sabato 4 dicembre 2010

L'amicopets card


In questi ultimi giorni, si è sentito parlare di una tessera sanitaria per i nostri animali domestici, per capire con esattezza in cosa consistesse, ho visitato il sito amico pets del Ministero della Salute.
Alla base del progetto, c'è la formazione di un archivio informatico con tutte le informazioni sanitarie riguardanti l'animale.

Questo documento, costituito da una tessera con microchip, permetterà a qualunque veterinario di poter consultare subito l'intera cartella clinica dell'animale.

Si può, inoltre, consultare la cartella via web in ogni momento e facilitare, così, la formulazione di una giusta cura ad una malattia.

La cartella comprende diverse informazioni tra cui la storia dell'animale, le vaccinazioni e le patologia ormai risolte.

La tessera potrà essere usata in tutte le strutture veterinarie che hanno aderito al progetti.

Il costo della tessera è di 28 euro l'anno.

Per ulteriori informazioni riposto il link ufficiale:

mercoledì 24 novembre 2010

300 panda nati in 10 anni

Ci sono ottime notizie per gli amanti dei panda, poiché quest'anno dopo decenni il tasso di natalità dell'orso è superiore a quello dei decessi. Gli scienziati festeggiano un risultato che sembrava inrealizzabile ormai per l'animale simbolo della lotta contro l'estinzione.

La vera fautrice dell'evento è una femmina di nome Yo Yo che ha partorito due cuccioli portando così il numero di nati a 19. La nascita è avvenuta in Sichuan dove si stima che vivano allo stato brado 1600 esemplari quando negli anni '90 se ne contavano 700.

Il ribaltamento di dati, si ha avuto, anche per le nuove tecniche di inseminazione artificiale, più funzionali e che evitano la riproduzione tra consanguinei. Oltre alle riviste tecniche di nutrizione di adulti e cuccioli più deboli.

Il nuovo obbiettivo cinese è ora quello di reintegrare i soggetti nati in cattività nel loro ambiente naturale, in modo da far aumentare aumentare anche il numero di individui che vivono allo stato brado.

La specie non è, tuttavia, al sicuro dall'estinzione ma è un passo avanti per questo simpatico orsacchiotto.

sabato 9 ottobre 2010

Problema lupi in Toscana


Nella zona presso il famoso monte Amiata, si stanno verificando frequentemente degli attacchi a greggi di pecore da parte di lupi.

Se in branco i lupi attaccano qualunque grande erbivoro nel loro territorio, al contrario i soggetti solitari si limitano a piccole prede. Vivono essenzialmente in zone forestali di pianure, montagne e radure.

L'assessore all'agricoltura ha proposto l'iniziativa di una caccia selettiva , sostenendo che non sono più animali in estinzione ma un ormai pericoloso.

La proposta è stata, ovviamente, subito respinta e si sono fatte nuove proposte riguardo lo sfruttare metodi alternativi che hanno funzionato in altri paesi.

Tra i metodi alternativi ci sono:


  • l'istallazione di pannelli solari collegati a luci che illuminino il gregge di notte, ciò persuade i lupi a non attaccare ma gli allevatori si sono rifiutati di impiantare gli impianti;

  • l'uso di registrazioni che li allontanino.

Gli allevatori possono comunque assicurare il loro gregge con 20-30 centesimi a capo in modo da essere risarciti in caso di attacco.

lunedì 4 ottobre 2010

Pericoli per i grandi mammiferi marini



Le Canarie sono la la zone dove più spesso i grandi cetacei si spiaggiano. Questo arcipelago di isole si trova in una posizione che interessa le rotte di migrazione di diverse specie di cetacei (22 specie di odontoceti e 7 di misticeti per un totale di 29 specie diverse).


Non è da molti anni che gli animali spiaggiati vengono considerati semplicemente morti ma si cerca di "riabilitare" il maggior numero possibile di esemplari.

Tuttavia , malgrado gli sforzi di studiosi e anche di semplici volontari solo 1% degli esemplari spiaggiati riesce a riprendere il mare.


Anche se un soggetto è stato riabilitato con successo il suo destino una volta in mare aperto è del tutto incerto poiché non si ha a disposizione nessun tipo di congegno di monitoraggio.


La " riabilitazione" consiste essenzialmente nel far trascorrere un periodo di tempo , pari a 24 ore, al soggetto con suoi conspecifici prima di riportarlo al mare.


Le motivazioni che portano questi grandi animali a spiaggiarsi sono pressoché sconosciute, solo il 40 % dei casi ha una spiegazione certa.


Tra le motivazioni, più accreditato al momento, si trovano: contagio di batteri con azione immunotossica, malattie neonatali nei cuccioli che perdono la vita e portano le madri a cercare disperatamente di far galleggiare il proprio piccolo, lesioni traumatiche di varia natura ed esercitazioni militari.


Un' altra causa sono i sonar ad onde medie impiegate sulle navi che ha portato paesi come la Spagna a bandirne l'uso nelle 50 miglia nautiche intorno alle isole Canarie.

mercoledì 29 settembre 2010

Varani contrabbandati in Malesia

In Malesia sono stati sequestrati 422 varani. I grossi rettili,detti anche Draghi di Komodo, erano nascosti tra cassette della frutta su un camion imprigionati in reti.

I varani sono tra i più grandi sauri esistenti al mondo, possono raggiungere i 2 metri di lunghezza, 166 Kg di peso e vivere fino a 30 anni.
Si nutrono generalmente di carne ma possono anche consumare uova che razziano dai nidi.

Non è il primo sequestro di animali contrabbandati. nel caso dei varani sono commerciati per la credenza, derivata dalla medicina cinese, che la loro carne abbia poteri curativi.

Tuttavia nel paese non esistono leggi contro il contrabbando di animali quindi la situazione risulta critica.
 
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