giovedì 16 gennaio 2014

Tigri trovate morte, si scopere che sono affette da cimurro

Nell'ultimo anno già 4 tigri sono state ritrovate morte in India. Si è scoperto che le tigri erano affetta da cimurro, un comune virus del cane, che sembra aver causato la morte dei 4 esemplari. L'autorità nazionale per la protezione della tigre ha comunicato che effettuerà test per il cimurro, su tutte le carcasse di tigre ritrovate e il governo sta pensando di attuare un piano di vaccinazione per i cani del paese.
Il cimurro è un virus filtrabile (paramixovirus), spesso letale per giovani cani, furetti, volpi, gatti e lupi. I sintomi sono: convulsioni, paralisi scoli di catarro dal naso, anoressia, febbre e infine diarrea emorragica.  E una malattia infettiva molto pericolosa per i nostri cani e gatti e ora, sembra, anche per le tigri, già minacciate da bracconaggio e perdita del loro habitat naturale. Secondo un recente studio del National Geographic, le tigri che vivono in libertà sono nel 2013 solo 3000 esemplari con una perdita di 200 esemplari dal 2012.

sabato 9 febbraio 2013

La strage degli elefanti del Gabon

Secondo gli studi effettuati dall'dall'Agenzia dei Parchi Nazionali del Gabon, WWFe la Wildlife Conservation Society, tra il 44 e e il 77%  pari ad 11.000 elefanti sono stati vittima del bracconaggio nel Gabon dal 2004 ad oggi. Il Gabon sulla costa occidentale dell'Africa è uno dei luoghi in cui sono ospitati la metà dei 40.000 esemplari di elefante delle foreste del continente. Questi animali sono cacciati per le loro zanne che vengono esportate per l'avorio e per la medicina tradizionale asiatica. Questa situazione verrà discussa ufficialmente il 14 marzo dal Cites, la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione in Thailandia. I paesi europei fanno parte dei firmatari di questa convenzione.  Intanto il WWF sta raccogliendo firme in 156 paesi per convincere il Primo ministro della Thailandia a vietare le esportazioni di avorio dal suo paese, in modo da ostacolare il bracconaggio.  Potete sostenere il WWF firmando la petizione al seguente link:
http://www.wwf.it/client/render.aspx?content=0&root=8599

L’elefante africano è l’animale terrestre più grande del mondo. È un mammifero erbivoro che vive nella savana e nelle foreste. Vivono in gruppi guidata da una matriarca, la femmina più anziana, che ricorda dove trovare il cibo e l'acqua. I maschi adulti conducono vita solitaria. Questi animali si nutrono di vegetali e possono mangiare 300 kg di cibo al giorno. possono raggiungere le 7 tonnellate e i 6 metri di lunghezza. La gestazione è tra i 20 e i 22 mesi e il cucciolo nasce del peso di 90-120 Kg. Spesso si immergono in pozze di acqua e si ricoprono i fango per abbassare la loro temperatura e per allontanare fastidiosi insetti.



sabato 2 febbraio 2013

Stop alla sperimentazione dei cosmetici



Dall'11 marzo 2013 sarà definitivamente vietato, per tutte le case produttrici di cosmetici, testare i propri prodotti sugli animali. L'11 Marzo è la data in cui scadono i 10 anni concessi dalla direttiva 2003/15 della CE a tutte le case produttrici per adeguare i propri test (tossicità data da un uso ripetuto, tossicità riproduttiva e tossicocinetica). Questa è una vittoria, per i sostenitori delle numerose campagne contro i test sugli animali. La direttiva sarà efficace in tutti i paesi europei, che daranno così il buon esempio e lanceranno un messaggio ai paesi in cui questi temi non vengono trattati. I prodotti potranno attestare sulle loro etichette che non sono testati sugli animali, purché non solo il prodotto finito ma anche i prototipi e i componenti dello stesso non siano stati testati in tal modo. Intanto che aspettiamo che tutti i prodotti siano CRUELTY FREE, possiamo sempre cominciare ad usare i prodotti che già lo sono indicati nel seguente!
http://www.consumoconsapevole.org/cosmetici_cruelty_free/lista_cruelty-free.html

venerdì 30 marzo 2012

ORA DELLA TERRA 2012


Domani sera,in occasione del giorno della Terra, dalle 20.30 alle 21.30, spegniamo tutte le luci in favore dell'ora della Terra, un'iniziativa mondiale del WWF. Spegnendo le luci, i pc e gli altri congegni elettronici, faremo risparmiare una grande quantità di energia. Questo gesto, oltre ad offrirci un ora per dedicarci ad altri svaghi o, se potete, vedere un bel cielo senza troppo inquinamento luminoso, aiuterà molto il nostro prezioso pianeta.

giovedì 15 marzo 2012

Petizione

Qui potete trovare molti appelli interessanti che hanno bisogno del vostro voto per andare in porto. Richiede pochi secondi e non è necessario iscriversi, quindi magari date un occhiata e votate, questi animali ed io vi ringraziamo!

sabato 24 settembre 2011

Sequenziamento del primo genoma di rettile



Per la prima volta è stato sequenziato l'intero genoma di un rettile.
L'articolo pubblicato su Nature, riporta le nuove scoperte che hanno seguito il sequenziamento.
Il rettile scelto per questo studio, effettuato da un gruppo di biologi del Broad Institute di Cambrige nel Massachussets con a capo la ricercatrice italiana Federica Di Palma, è la lucertola verde del nord America Anolis carolinensis.
L'anolide della Carolina è un rettle che raggiunge i 20cm. Come il camaleonte può cambiare colore, infatti, se in ombra passa dal verde al marrone. Sia maschi che femmine sono dotati di un sacco giugulare rosa che dilatano alla presenza di rivali. Si ciba di insetti e di scalda al sole su rami e rocce.
La cosa eccezionale di questo rettile è che le femmine depongono uova amniotiche pur non facendo parte della classe degli uccelli in cui sono tipiche.
Questo tipo di uovo protegge l'embrione dalla disidratazione e lo nutre, ciò ha permesso durante l'evoluzione la possibilità di allontanarsi dall'acqua ed avere una vita terrestre.
Il sequenziamento del genoma di anolide potrebbe quindi chiarire molti punti oscuri sui passaggi dell'evoluzione, in quanto questo rettile presenta geni che si sono ormai persi nei mammiferi ma che potrebbero aver dato base ai loro geni.

giovedì 22 settembre 2011

Animali a rischio di estinzione: il Leopardo iraniano



Proprio oggi, al bioparco della nostra capitale Roma, è stata annunciata la nascita di un cucciolo di rarissimo leopardo Iraniano (panthera pardus saxicolor). Essendo, come la maggior parte dei felini molto territoriali e protettivi, i genitori non hanno ancora permesso agli operatori di verificare il peso ( che dovrebbe essere di un chilo circa) e il sesso del neonato.
Il piccolo ha per padre Bahar proveniente dal giardino zoologico di Budapest e per madre Silki dallo Zoo Parc di Beauval in Francia che hanno entrambi 4 anni.
Il leopardo iraniano è detto anche leopardo del Caucaso, vive infatti nella Caucasia, Turkmenistan e Iran settentrionale.
Questo leopardo una delle sottospecie più grande al mondo, è una specie gravemente minacciata dall'estinzione, ne esistono attualmente meno si 1290 esemplari adulti.
Un esemplare può arrivare fino ai 75 cm d'altezza al garrese ( spalla) e pesare fino a 90 Kg.
I Leopardi iraniani vivono in prati alpini, foreste di latifoglie e gole accidentate a 600-3800 m di altitudine oppure in pendici rocciose, steppe di montagna e foreste di ginepri.
Si nutrono principalmente di ungulati di medie dimensioni come cervi e gazzelle oltre a cinghiali, tuttavia si accontenta anche di prede di più piccole dimensioni come topi e lepri.
Come molti grandi felini, è una specie minacciata dal bracconaggio per la sua pelliccia e dalla perdita del suo habitat ideale che lo porta a spingersi vicino ai centri abitati ed attaccare il bestiame.
 
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