E' stato fermato dal WWF e gli specialisti della CITES ( convention on international trade in endaungered species) un traffico di uccelli rapaci illegale. Gli indagati, attualmente 17, prendevano i volatili dal loro anbiente
naturale come cuccioli o uova per poi allevarli in cattività e venderli con falsi certificati CITES recuperati da animali morti. Il costo degli animali era notevole soprattutto per le specie più rare e protette dalla convenzione di Washington, comprati da scuole di falconeria e zoo, che pagavano anche 25000 dollari.
Sono stati salvati 45 esemplari.Tra le specie vendute illegalmente: aquile del Bonelli, gipeti, acquile reali, falchi lanari e pellegrini, capivaccari e cicogne nere.
nelle foto: una cicogna nera, un gipeti e un capovaccaio.
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