lunedì 29 agosto 2011

Animali a rischio di estinzione: la lince


Le linci sono felini del genere Lynx. Dall'aspetto di un grosso gatto dalla una coda corta e grande orecchie da cui spuntano folti ciuffi di peli dalle punte.
Ne esistono 4 specie:
  • europea o eurasiatica (Lynx Iynx)
  • pardina o spagnola o iberica (Lynx pardinus)
  • rossa (Lynx rufus) tipica dell'America
  • canadese (Lynx canadensis)
Raggiungono un peso tra i 5 e i 30Kg per un'altezza al garrese (spalla) di 55cm.
Abitano boschi non troppo fitti, dove possono trovare le loro prede ideali che catturano con agguati seguiti da corse a scatto per un massimo, in media , di 20 m.
Generalmente la loro presenza migliora il territorio, poiché eliminino i soggetti debole e malati.
Proprio negli Stati Uniti, questo animale, fa parte delle 200 specie in pericolo di estinzione.
Ciò è dovuto alla difficoltà che le linci hanno a reperire cibo costituito per la maggior parte da lepri scarpa delle nevi che vengono predate dei coyote più grandi e forti.
Un progetto, già attuato con successo nel famoso parco di Yellowstone, prevede di introdurre nelle zone dei lupi che hanno la capacita di allontanare i coyote e i grandi erbivori, dando così la possibilità di ricrescita alle piante e che ha portato a Yellowstone ad un aumento del numero delle lepri scarpa delle nevi. Questo progetto potrebbe salvare indirettamente anche le linci di quella zona.

martedì 26 luglio 2011

Per segnalare un abbandono basta un sms


Ogni anno sono abbandonati 22.000 animali sulle strade e la maggior parte nei mesi estivi senza cibo ne acqua.
L'articolo 3 legge n 189 anno 2004 del codice penale prevede che l'abbandono di animali abituati alla vita in cattività sia punito con l'arresto fino ad un anno o un ammenda dai 1.000 ai 10.000 euro.
Quest'anno è possibile aiutare gli animali abbandonati mandando un SMS al numero 334/1051030 indicando il punto dove si è avvistato l'animale. Questa campagna detta " io l'ho visto" permetterà ai volontari da salverà questi poveri animali.

Animali a rischio di estinzione: l'iguana blu


Gli iguana blu (Cyclura lewisi) son grandi rettili che popolano l'isola di Grand Cayman. Nel 2002, la popolazione di questi rettili, era di un numero irrisorio di soggetti pari a meno di 25 esemplari. La specie fu dichiarata quasi totalmente estinta. le cause delle scomparsa di questi animali è la distruzione di quasi tutto il loro habitat oltre all'introduzione di nuovi predatori ( gatti e cani), parassiti e malattie che hanno decimato la specie.
Oggi grazie ad un programma di riproduzione secondo cui, le giovani iguane sono allevate in cattività fino a 24 mesi ( a cui raggiungono le dimensioni per non essere predate) per poi essere liberate nella riserva di Salina, il loro numero è arrivata a 500 esemplari.
L'iguana blu può raggiungere 1,5m di lunghezza per un peso di 30 Kg. Sono rettili molto longevi posso infatti raggiungere i 60 anni di vita.
Prediligono le zone rocciose illuminate dal sole presso le rive. Le femmine depongono le uova nella sabbia tra i mesi di giugno e luglio.
Hanno una dieta vegetariana di piante, frutti e fiori.

Tigre di Sumatra muore in filmato di Greenpeace


Si è parlato molte volta in questo blog del rischio di estinzione a cui sono sottoposte le tigri.
Le cause, come per tutte le specie in estinzione, sono la distruzione degli habitat necessari alla loro sopravvivenza, deforestazione e bracconaggio.
Proprio negli ultimi giorni Greenpeace ha riportato un orribile filmato che mostra una tigre di Sumatra, ormai morente, dopo che è rimasta intrappolata per giorni da un cavo piazzato per la cattura dei cinghiali, inutili i soccorsi di volontari.
La mancanza di cibo e tane porta le tigri a spingersi sempre più vicino alle zone abitate dall'uomo dando vittime da entrambe le parti.
Di seguito il link del video:

giovedì 23 giugno 2011

Pet therapy


La pet therapy è ormai una pratica riconosciuta valida a tutti gli effetti nella terapia umana. Fu creata nel 1960, dallo psichiatra infantile Boris Levinson. Egli constatò che, prendersi cura di un animale calmava gli stati di ansia dei pazienti, da calore affettivo e aiuta a superare stress e depressione.
La pet therapy è perciò una co-terapia affiancata ad una terapia tradizionale, essa facilita il rapporto tra medico e paziente.
Oggi le specie animali usate in questa terapia sono: gatti, cavalli, asini, delfini e cani. Tuttavia le specie sono sempre in aumento.
Infatti, delfini e lemuri, aiuteranno i bambini affetti da disturbi autistici a superare il loro isolamenti facendoli gradualmente entrare in relazione con il mondo e con gli altri ( progetto "un delfino per emergere dal proprio sommerso, un amico per uscire dalla foresta dell'isolamento" ).
Gli asini, invece, aiuteranno bambini orfani e disabili in Romania. I bambini miglioreranno i loro riflessi muscolari cavalcando gli animali che hanno movimenti regolari e ripetitivi, ed emotivamente riceveranno aiuto bambini autistici, con disturbi di apprendimento o iperattività. la terapia con gli asini verra affiancata alla musicoterapia.
I nostri animali, ci possono aiutare in molti modi sia facendoci compagnia sia aiutandoci a guarire quindi quando loro hanno bisogno di noi non tiriamoci indietro.

mercoledì 8 giugno 2011

Iniziativa AIDAA per l'estate


Per questa estate, l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) come negli anni passati metterà in atto un iniziativa per diminuire il numero di cani che oggi vivono nei canili.
Quest'anno, l'iniziativa si chiama "del nonno mi Fido", nome che ci fa capire a chi è dedicata l'iniziativa.
Infatti, un sondaggio aveva rivelato che proprio le persone anziane, che sono in genere le più sole, sarebbero ben disposte ad adottare un piccolo amico che faccia loro compagnia. Tuttavia, il medesimo sondaggio aveva rivelato che gli anziano trovavano difficoltà nel raggiungere i canili dove poter soddisfare il proprio desiderio di compagnia e allo stesso tempo aiutare un animale in difficoltà.
Per questo motivo, questa volta, raggiungere i nostri piccoli amici sarà molto più semplice.
Basta chiamare il numero 3926552051 o inviare una mail all'indirizzo presidenza.aidaa@gmail.com con i propri dati che verranno trasmessi al canile più vicino per facilitare l'incontro. L'iniziativa avrà fine al 30 settembre.
Con questa iniziativa l'AIDAA spera di far uscire dai canili molti animali, con un media ipotetica di 10 cani al giorno, stabilita sui risultati delle campagne degli anni precedenti .

mercoledì 27 aprile 2011

Buone notizie sul fronte tigri

Finalmente, tutti gli sforzi fatti per salvare le tigri, stanno dando i loro frutti.
In India si è infatti registrato, nell'ultimo censimento, un aumento del 12 % degli esemplari dal 2006.







Il numero di esemplari è ancora di 1700 soggetti, ma questo aumento da la conferma che si sta agendo nella direzione giusta. Cosa favorita anche dai nuovi piani di salvaguardia dell'ambiente e la diffusione di visite guidate per i turisti che vogliono vedere questi splendidi felini nel territorio indiano. Lo stato del Maharashtra, ha anche candidato la città di Nagpur per diventare la "città della tigre" ,dato che tra le 168 tigri che vivono nello stato 148 sono proprio in questa città.




Le iniziative nel mondo per salvare questi felini sono molte e si cerca di salvare ogni esemplare.

Questo è il caso della piccola tigre di nome Rana, che nata in uno zoo tedesco, ha perso l'uso delle zampe posteriori per un infezione non ancora ben accertata. Tuttavia, oggi dopo numerose sedute di idroterapia con l'assistenza di veterinari, la piccola tigre della Malesia ( meno di 600 esemplari al mondo) ha dato segni di miglioramenti e si sta lottando contro il tempo per fare in modo che recuperi le capacità motorie prima che raggiunga i 100 Kg di peso e diventi perciò difficile da gestire e potenzialmente pericolosa per i veterinari che l'aiutano nella sua lotta.



Il WWF ha lanciato, il 15 aprile, un progetto per reintrodurre le tigri del Caspio in Asia centrale, attraverso un trasporto di tigri dalla regione dell'Amur all'Estreno Oriente russo, all'altezza del delta del fiume Ili. La tigre del Caspio è stata avvistata l'ultima volta negli anno '70, condivideva il patrimonio genetico con le tigri dell'Amur usate appunto per la reintroduzione.


A questo si aggiunge la costante lotta al bracconaggio, con un aumento della sorveglianza dei territori protetti e arresti per i bracconieri. Tuttavia c'è ancora molto lavoro da fare.
 
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