martedì 26 luglio 2011

Tigre di Sumatra muore in filmato di Greenpeace


Si è parlato molte volta in questo blog del rischio di estinzione a cui sono sottoposte le tigri.
Le cause, come per tutte le specie in estinzione, sono la distruzione degli habitat necessari alla loro sopravvivenza, deforestazione e bracconaggio.
Proprio negli ultimi giorni Greenpeace ha riportato un orribile filmato che mostra una tigre di Sumatra, ormai morente, dopo che è rimasta intrappolata per giorni da un cavo piazzato per la cattura dei cinghiali, inutili i soccorsi di volontari.
La mancanza di cibo e tane porta le tigri a spingersi sempre più vicino alle zone abitate dall'uomo dando vittime da entrambe le parti.
Di seguito il link del video:

giovedì 23 giugno 2011

Pet therapy


La pet therapy è ormai una pratica riconosciuta valida a tutti gli effetti nella terapia umana. Fu creata nel 1960, dallo psichiatra infantile Boris Levinson. Egli constatò che, prendersi cura di un animale calmava gli stati di ansia dei pazienti, da calore affettivo e aiuta a superare stress e depressione.
La pet therapy è perciò una co-terapia affiancata ad una terapia tradizionale, essa facilita il rapporto tra medico e paziente.
Oggi le specie animali usate in questa terapia sono: gatti, cavalli, asini, delfini e cani. Tuttavia le specie sono sempre in aumento.
Infatti, delfini e lemuri, aiuteranno i bambini affetti da disturbi autistici a superare il loro isolamenti facendoli gradualmente entrare in relazione con il mondo e con gli altri ( progetto "un delfino per emergere dal proprio sommerso, un amico per uscire dalla foresta dell'isolamento" ).
Gli asini, invece, aiuteranno bambini orfani e disabili in Romania. I bambini miglioreranno i loro riflessi muscolari cavalcando gli animali che hanno movimenti regolari e ripetitivi, ed emotivamente riceveranno aiuto bambini autistici, con disturbi di apprendimento o iperattività. la terapia con gli asini verra affiancata alla musicoterapia.
I nostri animali, ci possono aiutare in molti modi sia facendoci compagnia sia aiutandoci a guarire quindi quando loro hanno bisogno di noi non tiriamoci indietro.

mercoledì 8 giugno 2011

Iniziativa AIDAA per l'estate


Per questa estate, l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) come negli anni passati metterà in atto un iniziativa per diminuire il numero di cani che oggi vivono nei canili.
Quest'anno, l'iniziativa si chiama "del nonno mi Fido", nome che ci fa capire a chi è dedicata l'iniziativa.
Infatti, un sondaggio aveva rivelato che proprio le persone anziane, che sono in genere le più sole, sarebbero ben disposte ad adottare un piccolo amico che faccia loro compagnia. Tuttavia, il medesimo sondaggio aveva rivelato che gli anziano trovavano difficoltà nel raggiungere i canili dove poter soddisfare il proprio desiderio di compagnia e allo stesso tempo aiutare un animale in difficoltà.
Per questo motivo, questa volta, raggiungere i nostri piccoli amici sarà molto più semplice.
Basta chiamare il numero 3926552051 o inviare una mail all'indirizzo presidenza.aidaa@gmail.com con i propri dati che verranno trasmessi al canile più vicino per facilitare l'incontro. L'iniziativa avrà fine al 30 settembre.
Con questa iniziativa l'AIDAA spera di far uscire dai canili molti animali, con un media ipotetica di 10 cani al giorno, stabilita sui risultati delle campagne degli anni precedenti .

mercoledì 27 aprile 2011

Buone notizie sul fronte tigri

Finalmente, tutti gli sforzi fatti per salvare le tigri, stanno dando i loro frutti.
In India si è infatti registrato, nell'ultimo censimento, un aumento del 12 % degli esemplari dal 2006.







Il numero di esemplari è ancora di 1700 soggetti, ma questo aumento da la conferma che si sta agendo nella direzione giusta. Cosa favorita anche dai nuovi piani di salvaguardia dell'ambiente e la diffusione di visite guidate per i turisti che vogliono vedere questi splendidi felini nel territorio indiano. Lo stato del Maharashtra, ha anche candidato la città di Nagpur per diventare la "città della tigre" ,dato che tra le 168 tigri che vivono nello stato 148 sono proprio in questa città.




Le iniziative nel mondo per salvare questi felini sono molte e si cerca di salvare ogni esemplare.

Questo è il caso della piccola tigre di nome Rana, che nata in uno zoo tedesco, ha perso l'uso delle zampe posteriori per un infezione non ancora ben accertata. Tuttavia, oggi dopo numerose sedute di idroterapia con l'assistenza di veterinari, la piccola tigre della Malesia ( meno di 600 esemplari al mondo) ha dato segni di miglioramenti e si sta lottando contro il tempo per fare in modo che recuperi le capacità motorie prima che raggiunga i 100 Kg di peso e diventi perciò difficile da gestire e potenzialmente pericolosa per i veterinari che l'aiutano nella sua lotta.



Il WWF ha lanciato, il 15 aprile, un progetto per reintrodurre le tigri del Caspio in Asia centrale, attraverso un trasporto di tigri dalla regione dell'Amur all'Estreno Oriente russo, all'altezza del delta del fiume Ili. La tigre del Caspio è stata avvistata l'ultima volta negli anno '70, condivideva il patrimonio genetico con le tigri dell'Amur usate appunto per la reintroduzione.


A questo si aggiunge la costante lotta al bracconaggio, con un aumento della sorveglianza dei territori protetti e arresti per i bracconieri. Tuttavia c'è ancora molto lavoro da fare.

lunedì 28 marzo 2011

Due articoli rivelano come si orientano tartarughe marine e squali





Il dilemma, di come le tartarughe riescano a orientarsi e ha seguire le rotte giuste per raggiungere i luoghi di deposizione, è stato svelato su Current Biology.

Secondo gli studiosi le tartarughe sono in grado di determinare la propria posizione anche sulla longitudine, cosa che è stato un grande problema per molti marinai nei tempi passati.

Le tartarughe percepiscono piccole variazioni del campo magnetico terrestre e trovano così la giusta rotta, come molti uccelli migratori.

Precisamente questi animali sfruttano l'inclinazione delle linee di campo e la sua intensità.

Le tartarughe e le testuggini sono tra i vertebrati maggiormente in pericolo di estinzione, con oltre di 150 specie e rischio.

Le cause della loro estinzione sono la caccia, il commercio come animali da compagnia e infine l'inquinamento e la distruzione del loro habitat.



Un altro articolo, sul Journal of Animal Ecology, riporta uno studio effettuato sugli squali anche esso per scoprire i loro metodi di orientamento.

Anche questi animali costruiscono mappe mentali, per ritrovare i luoghi di caccia e riproduzione , sfruttando parametri ambientali come: il campo magnetico terrestre, le correnti oceaniche, gli odori e la temperatura dell'acqua.

La capacità di orientarsi, negli squali, aumenta con l'età e l'esperienza e si differenzia tra le specie.

lunedì 21 marzo 2011

Spiaggiamenti 1



Abbiamo già parlato dei casi di spiaggiameti dei grandi mammiferi marini, tuttavia alla vista di un nuovo spiaggiamento di 107 balene in Nuova Zelanda, mi è sembrato giusto continuare la rassegna delle notizie su questi grandi animali.


Gli animali, sono arrivati sulla spiaggia di Stewart Island, già morti o moribondi. I 48 animali giunti vivi sulla spiaggia sono stati sottoposti ad eutanasia, scelta triste ma dettata dal consapevolezza di non poter fare nulla per i soggetti a causa della mancanza di tempo e mezzi.


Il Giappone, prima della grande catastrofe che ha subito pochi giorni fa, aveva dichiarato attraverso l'agenzia di pesca che la caccia alle balene è sospesa.


Gli spiaggiamenti dei cetacei rimangono numerosi e non sempre le cause sono chiare, come nel caso dello spiaggiamento di un unico soggetto sulle nostre coste deceduto per malattia.


Tra le cause più accreditate rimane l'uso di dispositivi radar su navi e dispositivi militari, che farebbero perdere l'orientamento agli animali.

giovedì 17 marzo 2011

Rischio di estinzione




Secondo una ricerca, iniziata nel 2009 e pubblicata su Nature, saremmo alle porte di una estinzione di massa di specie animali.




La ricerca condotta dai paleontologi dell'Università della California a Berkeley, che hanno preso in considerazione diverse specie dagli anfibi ai pesci e dagli uccelli ai mammiferi.



I risultati della ricerca rivelano che si potrebbero estinguere il 50% delle specie in 3 generazioni di tempo e che si arriverebbe ad una vera estinzione di massa paragonabile alle già 5 estinzioni avvenute nei 540 milioni di anni del nostro pianeta.




Quando parliamo di estinzione di massa intendiamo la scomparsa del 75% delle specie animali viventi attualmente sulla Terra.

L'estinzione può essere evitata con: la fine della frammentazione degli ambienti abitativi, eliminazione delle specie invasive, le malattie e il riscaldamento globale.


 
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