giovedì 24 giugno 2010

pericolo per le tigri dell'amur

Si sta riscontrando, nella popolazione di tigri siberiane o dell'amur, una patologia neurologica che disorienta i felini e li porta a morte. Il caso più studiato è quello di una femmina che affetta da questa patologia ha anche abbandonato i suoi cuccioli che sono morti.

Questa patologia è un altro fattore che sta facendo diminuire il numero di esemplari di tigre in Russia oltre al bracconaggio e alla caccia che ha ridotto la specie a 150 esemplari di cui ogni anno sono cacciate12-16 femmine.

Gli esperti sperano di trovare un vaccino il prima possibile per limitare le perdite.

mercoledì 23 giugno 2010

Tigre siberiana torna in Cina


Tracce vicino ad un allevamento bovino dove si è verificato l'attacco di una tigre, fanno pensare che sia tornata la tigre siberiano della regione di Heilongjiang. Le ultime tracce si erano rinvenute 6 anni prima con il ritrovamento di un cicciolo rimasto intrappolato sotto una catasta di legna da ardere. Tuttavia il cucciolo era morto pochi giorni dopo per denutrizione e stress. Dong Hongyu, ricercatore della Società per la conservazione degli animali selvatici, afferma che si tratta di una femmina adulta che potrebbe essere la madre del cucciolo ritrovato 6 anni prima. Si tratterebbe dell'unico esemplare di tigre siberiana presente sui monti Wanda.

martedì 22 giugno 2010

Mondiali ed avvoltoi


I mondiali di calcio in Sudafrica stanno mettendo a rischio la vita degli avvoltoi, ma non per colpa di inquinamento o eccesso di persone. La colpa della diminuzione del numero è dovuto al fatto che una credenza popolare attribuisce al fumare il cervello essiccato di questi volatili il potere di sapere in anticipo i risultati delle partite. la denunci viene dall'associazione che protegge questi animali nel paese la bird live South Africa. l'estinzioni di questa specie potrebbe avvenire in solo 12 anni.

Balena spiaggiata


Una balena si è spiaggiata il 18 giugno in Danimarca, malgrado i soccorsi dei volontari e dei vigili del fuoco che l'hanno tenuta bagnata costantemente per proteggerla dal sole. Gli esperti hanno detto che probabilmente l'animale di 20 o 30 tonnellate era malato e si è allontanata dal branco per morire da sola.

proprio nel mese di giugno si è discusso della nuovo piano riguardo la caccia dei cetacei per cui il numero di volontari crescente che partecipano durante gli spiaggiamenti per salvare qualche animale è un dato che da da pensare a molti studiosi.

lunedì 14 giugno 2010

I grandi felini adorano le fragranze maschili

Ultime ricerche hanno rivelato che molti grandi felini sono attirati da profumi usati dagli esseri umani. Questa scoperta è stata successivamente applicata con uso etologico. Infatti, sia i profumi vengono spruzzati su alberi per attirare l'attenzione dei felini e diminuire il loro stress dovuto alla vita nei recinti degli zoo americani dove è stata condotta la ricerca; sia per avvicinare gli esemplari in zone dove ci sono videocamere o etologi che studiano il loro comportamento.
Infine è stata stilata una classifica delle diverse fragranze in base al tempo che i felini passavano ad annusarle. I profumi attirano diverse specie tra cui: ghepardi, giaguari, puma, cinghiali, tapiri e molte altre specie animali. I ricercatori non hanno paura che questa ricerca venga utilizzata dai cacciatori di frodo che usano metodi più tradizionali come le carcasse di animali appena uccisi.

sabato 12 giugno 2010

400 rospi salvati


Dopo un temporale, presso Modena, centinaia di rospi smeraldini hanno invaso via Borghi. Gli anfibi sono stati salvati dai volontari del Centro Fauna selvatica il pettirosso che sono riusciti a salvare 400 rospi prima che venissero schiacciati delle macchine di passaggio.

I rospi smeraldini sono una specie protetta a livello europeo data la loro importanza ambientale dato che si nutrono di vari insetti come le larve di zanzare limitando in parte le disinfestazioni.

A questo proposito si sta pensando anche di introdurre dei pipistrelli per limitare la crescita della popolazione di zanzare che avviane ogni anno nel periodo estivo, al fine di evitare la pratica di disinfestazioni chimiche.

martedì 8 giugno 2010

Nuove iniziative in Cina


La Cina ha istituito che, del prossimo 11 giugno, saranno proibite caccia e pesca per 10 anni in 4 milioni di ettari delle foreste dello Heilongjiang, considerate tra le più importanti aree boschive del paese. Il provvedimento è stato preso per proteggere animali come lo zibellino e l'aquila reale.

Verranno inoltre istituite 9 zone di protezione della tigre siberiana ( tigre dell'Amur) nello stesso Heilongjiang e nello Jilin, dove oltre a quelle statali sono state istituite altre riserve. I 9 santuari sono al confine con Russia e Corea del nord per una superficie totale di 38.000 Km2, tutto ciò per favorire gli accoppiamenti tra le tigri cinesi, russe e coreane.

Secondo Zhu Chunquan direttore del WWF di Pechino , il numero degli esemplari di tigre dovrebbe aumentare di 40 individui entro il 2022.

domenica 6 giugno 2010

Spiaggiamenti


Lo scorso 10 dicembre si sono spiaggiati 7 capodogli sulla costa garganica, nei pressi di Peschici. questo avvenimento si era svolto l'ultima volta 70 anni fa. Gli individui spiaggiati era tutti giovani maschi.

Il 23 aprile si è svolta la giornata di studi "Conservazione e salute dei cetacei in natura" a cui hanno partecipato 250 persone. La giornata era stata organizzata dall' Università di Teramo per discutere i risultati degli studi e riassumere che cosa si conosce di questi mammiferi marini dei nostri mari.

In un intervista Giovanni Di Guardo, docente di patologia generale e fisiologica veterinaria nell'ateneo abruzzese, ha così risposto:


  • sulle cause dello spiaggiamento:non c'è quasi mai un solo fattore alla base di questo fenomeno e che non si riesce a stabilire un rapporto di causa ed effetto. I capodogli presentavano delle lesioni nei linfonodi indicatori di immunodepressione oltre ad una sofferenza neuronale. Non si può escludere una responsabilità umana dato che queste patologia sono causate anche da sostanze come mercurio, diossine, Pcb e cosiddetti ritardanti di fiamma. Negli animali spiaggiati queste sostanze erano in concentrazioni particolarmente alte. Altre possibili cause sono : quelle dovute ad agenti biologici, quelle antropiche, esercitazioni militari con sonar.

  • sul perché sia così difficile studiare le cause degli spiaggiamenti: è principalmente dovuto al fatto che bisogna agire in fretta prima che i tessuti si degradino.

Il Ministero dell'Ambiente ha istituito un database nazionale degli spiaggiamenti e una Banca tessuti per i mammiferi marini del Mediterraneo presso, rispettivamente, l'Università di Pavia e Padova. Conoscere lo stato di salute dei cetacei ci permette di stimare il loro grado di conservazione e sulla salute del nostro mare.

 
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