sabato 24 settembre 2011

Sequenziamento del primo genoma di rettile



Per la prima volta è stato sequenziato l'intero genoma di un rettile.
L'articolo pubblicato su Nature, riporta le nuove scoperte che hanno seguito il sequenziamento.
Il rettile scelto per questo studio, effettuato da un gruppo di biologi del Broad Institute di Cambrige nel Massachussets con a capo la ricercatrice italiana Federica Di Palma, è la lucertola verde del nord America Anolis carolinensis.
L'anolide della Carolina è un rettle che raggiunge i 20cm. Come il camaleonte può cambiare colore, infatti, se in ombra passa dal verde al marrone. Sia maschi che femmine sono dotati di un sacco giugulare rosa che dilatano alla presenza di rivali. Si ciba di insetti e di scalda al sole su rami e rocce.
La cosa eccezionale di questo rettile è che le femmine depongono uova amniotiche pur non facendo parte della classe degli uccelli in cui sono tipiche.
Questo tipo di uovo protegge l'embrione dalla disidratazione e lo nutre, ciò ha permesso durante l'evoluzione la possibilità di allontanarsi dall'acqua ed avere una vita terrestre.
Il sequenziamento del genoma di anolide potrebbe quindi chiarire molti punti oscuri sui passaggi dell'evoluzione, in quanto questo rettile presenta geni che si sono ormai persi nei mammiferi ma che potrebbero aver dato base ai loro geni.

giovedì 22 settembre 2011

Animali a rischio di estinzione: il Leopardo iraniano



Proprio oggi, al bioparco della nostra capitale Roma, è stata annunciata la nascita di un cucciolo di rarissimo leopardo Iraniano (panthera pardus saxicolor). Essendo, come la maggior parte dei felini molto territoriali e protettivi, i genitori non hanno ancora permesso agli operatori di verificare il peso ( che dovrebbe essere di un chilo circa) e il sesso del neonato.
Il piccolo ha per padre Bahar proveniente dal giardino zoologico di Budapest e per madre Silki dallo Zoo Parc di Beauval in Francia che hanno entrambi 4 anni.
Il leopardo iraniano è detto anche leopardo del Caucaso, vive infatti nella Caucasia, Turkmenistan e Iran settentrionale.
Questo leopardo una delle sottospecie più grande al mondo, è una specie gravemente minacciata dall'estinzione, ne esistono attualmente meno si 1290 esemplari adulti.
Un esemplare può arrivare fino ai 75 cm d'altezza al garrese ( spalla) e pesare fino a 90 Kg.
I Leopardi iraniani vivono in prati alpini, foreste di latifoglie e gole accidentate a 600-3800 m di altitudine oppure in pendici rocciose, steppe di montagna e foreste di ginepri.
Si nutrono principalmente di ungulati di medie dimensioni come cervi e gazzelle oltre a cinghiali, tuttavia si accontenta anche di prede di più piccole dimensioni come topi e lepri.
Come molti grandi felini, è una specie minacciata dal bracconaggio per la sua pelliccia e dalla perdita del suo habitat ideale che lo porta a spingersi vicino ai centri abitati ed attaccare il bestiame.

lunedì 29 agosto 2011

Animali a rischio di estinzione: la lince


Le linci sono felini del genere Lynx. Dall'aspetto di un grosso gatto dalla una coda corta e grande orecchie da cui spuntano folti ciuffi di peli dalle punte.
Ne esistono 4 specie:
  • europea o eurasiatica (Lynx Iynx)
  • pardina o spagnola o iberica (Lynx pardinus)
  • rossa (Lynx rufus) tipica dell'America
  • canadese (Lynx canadensis)
Raggiungono un peso tra i 5 e i 30Kg per un'altezza al garrese (spalla) di 55cm.
Abitano boschi non troppo fitti, dove possono trovare le loro prede ideali che catturano con agguati seguiti da corse a scatto per un massimo, in media , di 20 m.
Generalmente la loro presenza migliora il territorio, poiché eliminino i soggetti debole e malati.
Proprio negli Stati Uniti, questo animale, fa parte delle 200 specie in pericolo di estinzione.
Ciò è dovuto alla difficoltà che le linci hanno a reperire cibo costituito per la maggior parte da lepri scarpa delle nevi che vengono predate dei coyote più grandi e forti.
Un progetto, già attuato con successo nel famoso parco di Yellowstone, prevede di introdurre nelle zone dei lupi che hanno la capacita di allontanare i coyote e i grandi erbivori, dando così la possibilità di ricrescita alle piante e che ha portato a Yellowstone ad un aumento del numero delle lepri scarpa delle nevi. Questo progetto potrebbe salvare indirettamente anche le linci di quella zona.

martedì 26 luglio 2011

Per segnalare un abbandono basta un sms


Ogni anno sono abbandonati 22.000 animali sulle strade e la maggior parte nei mesi estivi senza cibo ne acqua.
L'articolo 3 legge n 189 anno 2004 del codice penale prevede che l'abbandono di animali abituati alla vita in cattività sia punito con l'arresto fino ad un anno o un ammenda dai 1.000 ai 10.000 euro.
Quest'anno è possibile aiutare gli animali abbandonati mandando un SMS al numero 334/1051030 indicando il punto dove si è avvistato l'animale. Questa campagna detta " io l'ho visto" permetterà ai volontari da salverà questi poveri animali.

Animali a rischio di estinzione: l'iguana blu


Gli iguana blu (Cyclura lewisi) son grandi rettili che popolano l'isola di Grand Cayman. Nel 2002, la popolazione di questi rettili, era di un numero irrisorio di soggetti pari a meno di 25 esemplari. La specie fu dichiarata quasi totalmente estinta. le cause delle scomparsa di questi animali è la distruzione di quasi tutto il loro habitat oltre all'introduzione di nuovi predatori ( gatti e cani), parassiti e malattie che hanno decimato la specie.
Oggi grazie ad un programma di riproduzione secondo cui, le giovani iguane sono allevate in cattività fino a 24 mesi ( a cui raggiungono le dimensioni per non essere predate) per poi essere liberate nella riserva di Salina, il loro numero è arrivata a 500 esemplari.
L'iguana blu può raggiungere 1,5m di lunghezza per un peso di 30 Kg. Sono rettili molto longevi posso infatti raggiungere i 60 anni di vita.
Prediligono le zone rocciose illuminate dal sole presso le rive. Le femmine depongono le uova nella sabbia tra i mesi di giugno e luglio.
Hanno una dieta vegetariana di piante, frutti e fiori.

Tigre di Sumatra muore in filmato di Greenpeace


Si è parlato molte volta in questo blog del rischio di estinzione a cui sono sottoposte le tigri.
Le cause, come per tutte le specie in estinzione, sono la distruzione degli habitat necessari alla loro sopravvivenza, deforestazione e bracconaggio.
Proprio negli ultimi giorni Greenpeace ha riportato un orribile filmato che mostra una tigre di Sumatra, ormai morente, dopo che è rimasta intrappolata per giorni da un cavo piazzato per la cattura dei cinghiali, inutili i soccorsi di volontari.
La mancanza di cibo e tane porta le tigri a spingersi sempre più vicino alle zone abitate dall'uomo dando vittime da entrambe le parti.
Di seguito il link del video:

giovedì 23 giugno 2011

Pet therapy


La pet therapy è ormai una pratica riconosciuta valida a tutti gli effetti nella terapia umana. Fu creata nel 1960, dallo psichiatra infantile Boris Levinson. Egli constatò che, prendersi cura di un animale calmava gli stati di ansia dei pazienti, da calore affettivo e aiuta a superare stress e depressione.
La pet therapy è perciò una co-terapia affiancata ad una terapia tradizionale, essa facilita il rapporto tra medico e paziente.
Oggi le specie animali usate in questa terapia sono: gatti, cavalli, asini, delfini e cani. Tuttavia le specie sono sempre in aumento.
Infatti, delfini e lemuri, aiuteranno i bambini affetti da disturbi autistici a superare il loro isolamenti facendoli gradualmente entrare in relazione con il mondo e con gli altri ( progetto "un delfino per emergere dal proprio sommerso, un amico per uscire dalla foresta dell'isolamento" ).
Gli asini, invece, aiuteranno bambini orfani e disabili in Romania. I bambini miglioreranno i loro riflessi muscolari cavalcando gli animali che hanno movimenti regolari e ripetitivi, ed emotivamente riceveranno aiuto bambini autistici, con disturbi di apprendimento o iperattività. la terapia con gli asini verra affiancata alla musicoterapia.
I nostri animali, ci possono aiutare in molti modi sia facendoci compagnia sia aiutandoci a guarire quindi quando loro hanno bisogno di noi non tiriamoci indietro.

mercoledì 8 giugno 2011

Iniziativa AIDAA per l'estate


Per questa estate, l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) come negli anni passati metterà in atto un iniziativa per diminuire il numero di cani che oggi vivono nei canili.
Quest'anno, l'iniziativa si chiama "del nonno mi Fido", nome che ci fa capire a chi è dedicata l'iniziativa.
Infatti, un sondaggio aveva rivelato che proprio le persone anziane, che sono in genere le più sole, sarebbero ben disposte ad adottare un piccolo amico che faccia loro compagnia. Tuttavia, il medesimo sondaggio aveva rivelato che gli anziano trovavano difficoltà nel raggiungere i canili dove poter soddisfare il proprio desiderio di compagnia e allo stesso tempo aiutare un animale in difficoltà.
Per questo motivo, questa volta, raggiungere i nostri piccoli amici sarà molto più semplice.
Basta chiamare il numero 3926552051 o inviare una mail all'indirizzo presidenza.aidaa@gmail.com con i propri dati che verranno trasmessi al canile più vicino per facilitare l'incontro. L'iniziativa avrà fine al 30 settembre.
Con questa iniziativa l'AIDAA spera di far uscire dai canili molti animali, con un media ipotetica di 10 cani al giorno, stabilita sui risultati delle campagne degli anni precedenti .

mercoledì 27 aprile 2011

Buone notizie sul fronte tigri

Finalmente, tutti gli sforzi fatti per salvare le tigri, stanno dando i loro frutti.
In India si è infatti registrato, nell'ultimo censimento, un aumento del 12 % degli esemplari dal 2006.







Il numero di esemplari è ancora di 1700 soggetti, ma questo aumento da la conferma che si sta agendo nella direzione giusta. Cosa favorita anche dai nuovi piani di salvaguardia dell'ambiente e la diffusione di visite guidate per i turisti che vogliono vedere questi splendidi felini nel territorio indiano. Lo stato del Maharashtra, ha anche candidato la città di Nagpur per diventare la "città della tigre" ,dato che tra le 168 tigri che vivono nello stato 148 sono proprio in questa città.




Le iniziative nel mondo per salvare questi felini sono molte e si cerca di salvare ogni esemplare.

Questo è il caso della piccola tigre di nome Rana, che nata in uno zoo tedesco, ha perso l'uso delle zampe posteriori per un infezione non ancora ben accertata. Tuttavia, oggi dopo numerose sedute di idroterapia con l'assistenza di veterinari, la piccola tigre della Malesia ( meno di 600 esemplari al mondo) ha dato segni di miglioramenti e si sta lottando contro il tempo per fare in modo che recuperi le capacità motorie prima che raggiunga i 100 Kg di peso e diventi perciò difficile da gestire e potenzialmente pericolosa per i veterinari che l'aiutano nella sua lotta.



Il WWF ha lanciato, il 15 aprile, un progetto per reintrodurre le tigri del Caspio in Asia centrale, attraverso un trasporto di tigri dalla regione dell'Amur all'Estreno Oriente russo, all'altezza del delta del fiume Ili. La tigre del Caspio è stata avvistata l'ultima volta negli anno '70, condivideva il patrimonio genetico con le tigri dell'Amur usate appunto per la reintroduzione.


A questo si aggiunge la costante lotta al bracconaggio, con un aumento della sorveglianza dei territori protetti e arresti per i bracconieri. Tuttavia c'è ancora molto lavoro da fare.

lunedì 28 marzo 2011

Due articoli rivelano come si orientano tartarughe marine e squali





Il dilemma, di come le tartarughe riescano a orientarsi e ha seguire le rotte giuste per raggiungere i luoghi di deposizione, è stato svelato su Current Biology.

Secondo gli studiosi le tartarughe sono in grado di determinare la propria posizione anche sulla longitudine, cosa che è stato un grande problema per molti marinai nei tempi passati.

Le tartarughe percepiscono piccole variazioni del campo magnetico terrestre e trovano così la giusta rotta, come molti uccelli migratori.

Precisamente questi animali sfruttano l'inclinazione delle linee di campo e la sua intensità.

Le tartarughe e le testuggini sono tra i vertebrati maggiormente in pericolo di estinzione, con oltre di 150 specie e rischio.

Le cause della loro estinzione sono la caccia, il commercio come animali da compagnia e infine l'inquinamento e la distruzione del loro habitat.



Un altro articolo, sul Journal of Animal Ecology, riporta uno studio effettuato sugli squali anche esso per scoprire i loro metodi di orientamento.

Anche questi animali costruiscono mappe mentali, per ritrovare i luoghi di caccia e riproduzione , sfruttando parametri ambientali come: il campo magnetico terrestre, le correnti oceaniche, gli odori e la temperatura dell'acqua.

La capacità di orientarsi, negli squali, aumenta con l'età e l'esperienza e si differenzia tra le specie.

lunedì 21 marzo 2011

Spiaggiamenti 1



Abbiamo già parlato dei casi di spiaggiameti dei grandi mammiferi marini, tuttavia alla vista di un nuovo spiaggiamento di 107 balene in Nuova Zelanda, mi è sembrato giusto continuare la rassegna delle notizie su questi grandi animali.


Gli animali, sono arrivati sulla spiaggia di Stewart Island, già morti o moribondi. I 48 animali giunti vivi sulla spiaggia sono stati sottoposti ad eutanasia, scelta triste ma dettata dal consapevolezza di non poter fare nulla per i soggetti a causa della mancanza di tempo e mezzi.


Il Giappone, prima della grande catastrofe che ha subito pochi giorni fa, aveva dichiarato attraverso l'agenzia di pesca che la caccia alle balene è sospesa.


Gli spiaggiamenti dei cetacei rimangono numerosi e non sempre le cause sono chiare, come nel caso dello spiaggiamento di un unico soggetto sulle nostre coste deceduto per malattia.


Tra le cause più accreditate rimane l'uso di dispositivi radar su navi e dispositivi militari, che farebbero perdere l'orientamento agli animali.

giovedì 17 marzo 2011

Rischio di estinzione




Secondo una ricerca, iniziata nel 2009 e pubblicata su Nature, saremmo alle porte di una estinzione di massa di specie animali.




La ricerca condotta dai paleontologi dell'Università della California a Berkeley, che hanno preso in considerazione diverse specie dagli anfibi ai pesci e dagli uccelli ai mammiferi.



I risultati della ricerca rivelano che si potrebbero estinguere il 50% delle specie in 3 generazioni di tempo e che si arriverebbe ad una vera estinzione di massa paragonabile alle già 5 estinzioni avvenute nei 540 milioni di anni del nostro pianeta.




Quando parliamo di estinzione di massa intendiamo la scomparsa del 75% delle specie animali viventi attualmente sulla Terra.

L'estinzione può essere evitata con: la fine della frammentazione degli ambienti abitativi, eliminazione delle specie invasive, le malattie e il riscaldamento globale.


domenica 27 febbraio 2011

Galline ovaiole: le gabbie

Tempo fa avevamo parlato del divieto, a partire dal 1 Gennaio 2012, dell'utilizzo di gabbie non modificate nell'allevamento della gallina ovaiola, ossia quella allevata al fine di produrre uova da consumo umano e uova da cova.



Il divieto è imposto dalla Direttiva 1999/74/CE. Dato che è impensabile che tutti gli allevamenti passino ad una modalità di allevamento alternativo ( a terra, biologico, ecc) molti allevamenti ricorreranno all'uso delle gabbie modificate.


A questo punto è perciò importante notare le differenze tra le gabbie "tradizionali" e quelle modificate.


Le due tipologie di gabbie sono differenti su diversi punti, poiché le gabbie modificate sono state studiate per soddisfare i bisogni etologici delle galline quali: la possibilità di usare un nido, il razzolare e i bagni di sabbia. Alcuni di questi bisogni risultano particolarmente incompatibili con l'allevamento intensivo, come i bagni di sabbia, che richiedono parecchia manodopera e danno problemi allo smaltimento delle deiezioni animali; o il nido che ha dimensioni tuttora troppo piccole per un uso frequente da parte delle ovaiole. Perciò le gabbie modificate sono ancora in fase di studio.


I punti focali di differenza tra le gabbie "tradizionali" e quelle modificate sono:



  • lo spazio disponibile per ogni capo varia da 550 cm2 a 750 cm2;


  • lo spazio della mangiatoia per ogni capo varia da 10 cm a 12cm;

  • in entrambe le gabbie le ovaiole devono poter accedere a due abbeveratoi;

  • in entrambe le gabbie le ovaiole dispongono di un dispositivo accorcia unghie;


Nelle gabbie modificate sono presenti anche: posatoi che mettono a disposizione una lunghezza di 12 cm per capo, un nido per la deposizione delle uova e dei tappetini per ovviare all'esigenza di razzolare delle ovaiole. Tutte queste strutture sono assenti nelle gabbie non modificate.

La direttiva contiene anche disposizioni riguardanti aspetti climatici da mantenere all'interno dell'allevamento, le ore di luce e l'intensità della stessa.

sabato 26 febbraio 2011

Fiocco azzurro a La Spezia



Il 22 Febbraio, presso La Spezia, è nato un piccolo di cammello bianco, uno tra i più rari animali al mondo. Il piccolo è nato da Tundra e Pasha, rispettivamente la madre e il padre.


Cosa ancora più eccezionale, è che i genitori sono animali del circo Americano, e gli esperti sostengono che la specie difficilmente si riproduce in cattività.


Tutto il travaglio, durato un ora, è avvenuto alla presenza di un veterinario e di tutti i componenti del circo che hanno assistito alla nascita.


Il nome del piccolo verrà scelto dai bambini di La Spezia che visiteranno il circo stesso.


I cammelli, sono mammiferi, diffusi in Asia centrale. Sono tra gli Artiodattili più grandi del pianeta, raggiungono infatti i 3-4 metri di lunghezza e i 2-3 di altezza ( apice della gobba) per un peso di 400-500 Kg.


Si adatta molto bene alla vita in zone desertiche e steppose.

lunedì 14 febbraio 2011

Animali a rischio di estinzione: l'Orso polare



Tempo fa, avevamo detto che, il surriscaldamento globale con la conseguente riduzione dei ghiacci stava costringendo i trichechi a cercare nuove zone da abitare.


Tuttavia, non solo questi mammiferi stanno risentendo di questo crescente problema, infatti anche gli orsi polari faticano ormai sopravvivere.


Questo animale, popola il polo nord ed è uno dei più grandi carnivori del nostro pianeta.


Hanno, ovviamente, necessità di grandi quantità di cibo che per reperivano cacciando sui ghiacciai.

Ora spesso non riescono a reperire sufficiente quantità di cibo, ciò comporta una debolezza di questi animali e nel caso delle femmine, spesso, esse perdono i piccoli che hanno in grembo o che sono troppo deboli per sopravvivere alle dure condizioni del polo.


I maschi adulti, di questa specie, possono raggiungere i 600 Kg di peso per 3,5 metri di lunghezza. le femmine raggiungono i 200 Kg per 2 metri di lunghezza.


I cuccioli appena nati pesano tra i 6 e i 7 Kg e possono vivere per 20 anni in libertà e 30 in cattività.


Si nutre principalmente di foche, trichechi, cetacei e molluschi. Abile nuotatore e veloce sulla terra ferma.

mercoledì 2 febbraio 2011

Operazione speciale per la tigre Girl

Il 31 Gennaio, è stata effettuata un operazione che ha un unico precedente negli stati uniti, infatti un gruppo di 5 ortopedici veterinari guidati da un veterinario italiano, ha operato una tigre malese femmina di 8 anni impiantandole una protesi all'anca.

L' animale era zoppo da circa un anno e soffriva di osteoartrosi.

La protesi è stata costruita su misura secondo i dati rilevati dalla tac e in un operazione in cui dopo aver addormentato l'animale, i veterinaria hanno asportato la testa del femore e l'hanno sostituita con la protesi fissata con speciali viti per sostenere il suo peso di 80 Kg.

Ora la tigre sta bene e potrà, finite le cure, tornare alla sua vita.

La protesi è stata costruita i titanio, il materiale più resistente anche per la medicina umana.

Quelle della Malesia sono tra le tigri più a rischio di estinzione ( 500 esemplari totali) è perciò importante salvaguardare ogni oggetto esistente al mondo.

giovedì 20 gennaio 2011

Le Balenottere le migliori risparmiatrici di energia

Gli studiosi della University of British Columbia, in Canada, grazie ai nuovi strumenti all'avanguardia, hanno scoperto che le balenottere bianche (Balaenoptera musculus) calcolano i loro tempi di immersione in modo da risparmiare più energia possibile.

Sembra, che questi animali siano molto prarsimoniosi per quanto riguarda la loro riserva di energia, tanto che per risparmiarla non si immergono per più di 15 minuti.


Pur avendo la possibilità di passare sotto la superficie marina, parecchio tempo date le enormi riserve di ossigeno,la balenottera limita le sue battute di caccia ad un quarto d'ora, ciò le permette di risparmiare energia che spenderebbe altrimenti nel nuoto e comunque ingerire grandi quantità di cibo.


Gli studiosi, hanno calcolato che grazie alla gigantesca bocca, il cetaceo può ingerire in un solo boccone 2 milioni di Kilojoule di energia, pur cibandosi di krill esseri minuscoli.

Questo comportamento fornisce alla balenottera, che mangia almeno 6 volte, un totale di 90 volte l'energia persa nel nuoto, la quale viene immagazzinata per i periodi con scarsità di cibo.

giovedì 6 gennaio 2011

Il re degli animali in via di estizione



Il numero di leoni è, ormai, diminuito drasticamente. Con tutti i grandi felini , come tigri, leopardi e ghepardi, anche i leoni sono ormai in via di estinzione.


Il numero, di questi meravigliosi animali, che si vedeva nei documentari dormire sotto alla lieve ombra di un albero nelle savane africane, si è ridotto da 450 mila esemplari a 20 mila attuali.


La causa primaria è la caccia oltre alla sottrazione del habitat.
Spesso, sono i maschi più giovani e belli ad essere le prede ideali per i cacciatori, tuttavia, questi stessi soggetti, con le loro caratteristiche, sono i capo branco, ciò comporta in caso di morte, la perdita della gerarchia nell'intero branco che ha difficoltà a sopravvivere.


I leoni sono grandi felini carnivori, diffusi ormai solamente nell'Africa sudsahariana. Possono raggiungere i 16 anni di vita allo stato brado e altri dieci in cattività ( ovviamente in buone condizioni).


Necessitano di 5 kg di carne al giorno per le femmine e 7 kg per i maschi. Cacciano diversi animali tra cui gnu, zebre,antilopi, impala e facoceri.
 
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