sabato 9 febbraio 2013

La strage degli elefanti del Gabon

Secondo gli studi effettuati dall'dall'Agenzia dei Parchi Nazionali del Gabon, WWFe la Wildlife Conservation Society, tra il 44 e e il 77%  pari ad 11.000 elefanti sono stati vittima del bracconaggio nel Gabon dal 2004 ad oggi. Il Gabon sulla costa occidentale dell'Africa è uno dei luoghi in cui sono ospitati la metà dei 40.000 esemplari di elefante delle foreste del continente. Questi animali sono cacciati per le loro zanne che vengono esportate per l'avorio e per la medicina tradizionale asiatica. Questa situazione verrà discussa ufficialmente il 14 marzo dal Cites, la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione in Thailandia. I paesi europei fanno parte dei firmatari di questa convenzione.  Intanto il WWF sta raccogliendo firme in 156 paesi per convincere il Primo ministro della Thailandia a vietare le esportazioni di avorio dal suo paese, in modo da ostacolare il bracconaggio.  Potete sostenere il WWF firmando la petizione al seguente link:
http://www.wwf.it/client/render.aspx?content=0&root=8599

L’elefante africano è l’animale terrestre più grande del mondo. È un mammifero erbivoro che vive nella savana e nelle foreste. Vivono in gruppi guidata da una matriarca, la femmina più anziana, che ricorda dove trovare il cibo e l'acqua. I maschi adulti conducono vita solitaria. Questi animali si nutrono di vegetali e possono mangiare 300 kg di cibo al giorno. possono raggiungere le 7 tonnellate e i 6 metri di lunghezza. La gestazione è tra i 20 e i 22 mesi e il cucciolo nasce del peso di 90-120 Kg. Spesso si immergono in pozze di acqua e si ricoprono i fango per abbassare la loro temperatura e per allontanare fastidiosi insetti.



sabato 2 febbraio 2013

Stop alla sperimentazione dei cosmetici



Dall'11 marzo 2013 sarà definitivamente vietato, per tutte le case produttrici di cosmetici, testare i propri prodotti sugli animali. L'11 Marzo è la data in cui scadono i 10 anni concessi dalla direttiva 2003/15 della CE a tutte le case produttrici per adeguare i propri test (tossicità data da un uso ripetuto, tossicità riproduttiva e tossicocinetica). Questa è una vittoria, per i sostenitori delle numerose campagne contro i test sugli animali. La direttiva sarà efficace in tutti i paesi europei, che daranno così il buon esempio e lanceranno un messaggio ai paesi in cui questi temi non vengono trattati. I prodotti potranno attestare sulle loro etichette che non sono testati sugli animali, purché non solo il prodotto finito ma anche i prototipi e i componenti dello stesso non siano stati testati in tal modo. Intanto che aspettiamo che tutti i prodotti siano CRUELTY FREE, possiamo sempre cominciare ad usare i prodotti che già lo sono indicati nel seguente!
http://www.consumoconsapevole.org/cosmetici_cruelty_free/lista_cruelty-free.html

 
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