giovedì 28 ottobre 2010

Nuovo nato: Pi


Il 19 ottobre è stato presentato al pubblico Pi, un cucciolo ci tigre.

Il piccolo è nato in Australia e vanta origini sia di tigre del Sumatra, eredità paterna, sia del Bengala eredità materna.


Seconda la normativa vigente, ogni tigre in cattività, deve avere uno spazio di 15 metri quadrati, da ampliare con altri 8 nel caso siano presenti altri esemplari.
Dal 21 al 24 novembre si svolgerà un meeting in Russia per discutere un piano per salvare questi grandi felino a rischio di estinzione.

lunedì 18 ottobre 2010

Come scegliere uova più sane?

Quando andiamo al supermercato, davanti al banco uova, vediamo una miriade si etichette con diciture come: da allevamento a terra, uova biologiche, da allevamento all'aperto o nulla.



Ma cosa significa esattamente da allevamento a terra?



Cosa distingue le uova da galline in batteria da quelle biologiche?



Questo posto vuole appunto fare un po' di chiarezza tra tutte queste diciture e spiegare le differenze in modo da poter scegliere le uova che più si adattano a noi.

  1. UOVA DA GALLINE OVAIOLE ALLEVATE IN BATTERIA: questa tecnica di allevamento prevede che le galline ovaiole trascorrano tutta la loro esistenza in gabbia, in capannoni in cui è necessaria la ventilazione forzata per le emissioni dannose delle deiezioni degli animali stessi. Le gabbie possono essere disposte in file da 4 a 6. Troviamo 16-18 galline per m2. le gabbie hanno, per legge, le dimensioni di 550 cm2 ( spesso non rispettate). le uova sono deposte su un nastro trasportatore che le allontana subito dopo la deposizione. Questo metodo causa problemi sia fisici sia mentali agli animali che non possono avere quegli atteggiamenti tipici della loro specie, data la scarsità di spazio. Sono inoltre sottoposti a vari altri stress che peggiorano la situazione.


  2. UOVA DA ALLEVAMENTO A TERRA : sono libere di muoversi sul terreno in un capannone, pur non avendo accesso all'esterno, ciò elimina molti problemi fisici tra cui i problemi alle zampe. troviamo 4 galline per m2


  3. UOVA DA ALLEVAMENTO ALL'APERTO: le galline sono libere di razzolare all'esterno protette da animali estranei all'allevamento. Gli animali devono passare un numero minimo di ore all'aperto per ottenere questa certificazione, limite imposto per legge. Le uova sono depose sul terreno o in appositi nidi dove le galline possono entrare liberamente. Troviamo 1 gallina ogni 4 m2.

  4. UOVA DA ALLEVAMENTO BIOLOGICO: le galline sono libere di stare sia nei capannoni sia all' esterno dove possono trascorrere il tempi su terreni a coltivazione biologica e ricevono mangimi sempre di origine biologica, con un integrazione massima del 20% con altri mangimi. Abbiamo anche delle limitazioni riguardo ai farmaci che possono essere somministrati agli animali.

L'allevamento in batterie, secondo la più recente riforma, dovrà scomparire entro il 2013.

Mi sembra inutile dire che più le galline sono sane più produrranno uova salutari anche per noi, quindi ora che speri abbiate le idee un po' più chiare fate la scelta che soddisfa meglio le vostre esigenze.

venerdì 15 ottobre 2010

Animali a rischio di estinzione: l'Orso Marsicano


Il bracconaggio e la distruzione dell'habitat stanno portando l'Orso Marsicano sull'orlo dell'estinzione.
Attualmente si contano solo una quarantina di esemplati risiedenti nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Molise e Lazio.
L'orso marsicano è un mammifero onnivoro, diffuso in tutti gli appennini dalle Marche alla Puglia.
Si adatta a diversi habitat con la condizione che abbiano una copertura boschiva.
Può raggiungere i 150 Kg e 1.9 metri in posizione eretta, sono animali molto schivi e con abitudini notturne.
Le femmine di solito partoriscono due gemelli, dopo una gravidanza di circa 6 mesi, e li accudisce per 2 o 3 anni.
I soggetti in natura superano i 20 anni di vita.

sabato 9 ottobre 2010

Problema lupi in Toscana


Nella zona presso il famoso monte Amiata, si stanno verificando frequentemente degli attacchi a greggi di pecore da parte di lupi.

Se in branco i lupi attaccano qualunque grande erbivoro nel loro territorio, al contrario i soggetti solitari si limitano a piccole prede. Vivono essenzialmente in zone forestali di pianure, montagne e radure.

L'assessore all'agricoltura ha proposto l'iniziativa di una caccia selettiva , sostenendo che non sono più animali in estinzione ma un ormai pericoloso.

La proposta è stata, ovviamente, subito respinta e si sono fatte nuove proposte riguardo lo sfruttare metodi alternativi che hanno funzionato in altri paesi.

Tra i metodi alternativi ci sono:


  • l'istallazione di pannelli solari collegati a luci che illuminino il gregge di notte, ciò persuade i lupi a non attaccare ma gli allevatori si sono rifiutati di impiantare gli impianti;

  • l'uso di registrazioni che li allontanino.

Gli allevatori possono comunque assicurare il loro gregge con 20-30 centesimi a capo in modo da essere risarciti in caso di attacco.

lunedì 4 ottobre 2010

Pericoli per i grandi mammiferi marini



Le Canarie sono la la zone dove più spesso i grandi cetacei si spiaggiano. Questo arcipelago di isole si trova in una posizione che interessa le rotte di migrazione di diverse specie di cetacei (22 specie di odontoceti e 7 di misticeti per un totale di 29 specie diverse).


Non è da molti anni che gli animali spiaggiati vengono considerati semplicemente morti ma si cerca di "riabilitare" il maggior numero possibile di esemplari.

Tuttavia , malgrado gli sforzi di studiosi e anche di semplici volontari solo 1% degli esemplari spiaggiati riesce a riprendere il mare.


Anche se un soggetto è stato riabilitato con successo il suo destino una volta in mare aperto è del tutto incerto poiché non si ha a disposizione nessun tipo di congegno di monitoraggio.


La " riabilitazione" consiste essenzialmente nel far trascorrere un periodo di tempo , pari a 24 ore, al soggetto con suoi conspecifici prima di riportarlo al mare.


Le motivazioni che portano questi grandi animali a spiaggiarsi sono pressoché sconosciute, solo il 40 % dei casi ha una spiegazione certa.


Tra le motivazioni, più accreditato al momento, si trovano: contagio di batteri con azione immunotossica, malattie neonatali nei cuccioli che perdono la vita e portano le madri a cercare disperatamente di far galleggiare il proprio piccolo, lesioni traumatiche di varia natura ed esercitazioni militari.


Un' altra causa sono i sonar ad onde medie impiegate sulle navi che ha portato paesi come la Spagna a bandirne l'uso nelle 50 miglia nautiche intorno alle isole Canarie.
 
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