mercoledì 27 aprile 2011

Buone notizie sul fronte tigri

Finalmente, tutti gli sforzi fatti per salvare le tigri, stanno dando i loro frutti.
In India si è infatti registrato, nell'ultimo censimento, un aumento del 12 % degli esemplari dal 2006.







Il numero di esemplari è ancora di 1700 soggetti, ma questo aumento da la conferma che si sta agendo nella direzione giusta. Cosa favorita anche dai nuovi piani di salvaguardia dell'ambiente e la diffusione di visite guidate per i turisti che vogliono vedere questi splendidi felini nel territorio indiano. Lo stato del Maharashtra, ha anche candidato la città di Nagpur per diventare la "città della tigre" ,dato che tra le 168 tigri che vivono nello stato 148 sono proprio in questa città.




Le iniziative nel mondo per salvare questi felini sono molte e si cerca di salvare ogni esemplare.

Questo è il caso della piccola tigre di nome Rana, che nata in uno zoo tedesco, ha perso l'uso delle zampe posteriori per un infezione non ancora ben accertata. Tuttavia, oggi dopo numerose sedute di idroterapia con l'assistenza di veterinari, la piccola tigre della Malesia ( meno di 600 esemplari al mondo) ha dato segni di miglioramenti e si sta lottando contro il tempo per fare in modo che recuperi le capacità motorie prima che raggiunga i 100 Kg di peso e diventi perciò difficile da gestire e potenzialmente pericolosa per i veterinari che l'aiutano nella sua lotta.



Il WWF ha lanciato, il 15 aprile, un progetto per reintrodurre le tigri del Caspio in Asia centrale, attraverso un trasporto di tigri dalla regione dell'Amur all'Estreno Oriente russo, all'altezza del delta del fiume Ili. La tigre del Caspio è stata avvistata l'ultima volta negli anno '70, condivideva il patrimonio genetico con le tigri dell'Amur usate appunto per la reintroduzione.


A questo si aggiunge la costante lotta al bracconaggio, con un aumento della sorveglianza dei territori protetti e arresti per i bracconieri. Tuttavia c'è ancora molto lavoro da fare.
 
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